La leggenda di Friorosa

Siamo tutti troppo freddi, duri. Se solo parlassimo, dicessimo quello che sentiamo, le cose andrebbero meglio.
(Charles Bukowski)

Un’antica leggenda di Isili narra di un pastore e delle sue tre figlie. Le prime due, le più grandi, godevano di ottima salute mentre la più piccola era sempre ammalata, pallida come un cencio e infreddolita anche nei mesi più caldi.

La chiamavano Friorosa, che significa appunto infreddolita.

Qualsiasi mansione svolgesse le costava una grande fatica e questo la rattristava parecchio, perché il suo contributo verso la famiglia era molto limitato. Insieme a loro viveva anche un lontano cugino, bello e gioviale, il quale veniva circondato da tante attenzioni da parte delle figlie maggiori tranne che da Friorosa. Un giorno prese coraggio e cercò di lavargli una camicia ma, una volta toccata l’acqua gelata del pozzo , le mani le divennero livide e non riuscì a muovere le dita per ore e ore. Qualche tempo dopo provò ad accarezzare il viso del giovane me egli provò un forte brivido di freddo e lei scappò via imbarazzata e addolorata.

Friorosa cadde in un vortice di disperazione, chiedendo aiuto a Dio perché li potesse donare un’opportunità per sentirsi utile e provare un po’ di gioia.

Accadde che un bel giorno d’estate le tre sorelle, il padre ed il cugino decisero di recarsi in gita alla chiesetta di San Sebastiano, ubicata nelle campagne di Isili, in cui era presente anche una fonte d’acqua. La gita cominciò con grande goliardia e risate ma il buon umore,  pian piano, andò sempre di più a svanire. Nessuno di loro ricordava con precisione la strada per arrivare alla chiesetta e, dopo ore di marcia, si persero nella campagna.

Iniziarono a preoccuparsi e, affaticati anche a causa del caldo, stramazzarono a terra.

Friorosa disse loro:

“Andate a cercare un ruscello al quale attingere l’acqua. Io vi aspetterò qui: sono esausta”.

Ella in tutto quel tempo di ricerca, per non rovinare la giornata di festa, non si era mai lamentata ed aveva sopportato più di quanto le consentissero le sue forze.

Si sedette accanto a un grande masso di granito e, dispiaciuta per ciò che stava accadendo, pregò Dio di tramutarla in una fonte d’acqua:

“Sono fredda come la neve, rendimi utile almeno stavolta, fai che possa sciogliermi e tramutarmi in acqua, così potranno dissetarsi”

Il miracolo si compì e, quando i familiari tornarono sfiniti alla roccia, trovarono una fonte che prima non avevano veduto. Bevvero l’acqua freschissima che sgorgava dal granito ma, quando cercarono Friorosa, non la trovarono. Ci volle loro un po’ di tempo per realizzare che di Friorosa, disciolta e tramutata in fonte, si erano in realtà lungamente dissetati.

Ancora oggi, c’è chi è disposto a giurare che, nelle campagna di Isili, da qualche parte ci sia una fonte di acqua sovrastata da un masso di granito.

 

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