Ispuligidenie (Cala Mariolu – Baunei, Sardegna)

DSC01167Lunghezza: Km 5,63
Tempo di percorrenza (annesse foto e fermate per vari motivi): 5 ore A/R
Grado di difficoltà: Impegnativo (EE)
Segnalato: Si, con vernice rossa e ometti di pietra.

Come arrivarci

Il primo punto di riferimento è Baunei, 47 km a sud di Dorgali sulla ss125. All’ingresso dell’abitato dobbiamo svoltare a sinistra in direzione della piana del Golgo.

L’incrocio è segnalato con un cartello turistico che indica il ristorante del Golgo. Prima di imbatterci in una serie di tornanti ripidi, che ci porteranno alla piana del Golgo, incontriamo un “info point” nel quale potremo parlare con persone bilingue che per cifre modiche ci daranno tutte le informazioni e gli opuscoli necessari all’escursione.

In ogni caso si deve proseguire a sinistra dell’info point per circa 7,5 km senza mai abbandonare la strada asfaltata arrivando così ad un cartello che indicherà la chiesa di San Pietro. Precisando che per arrivare davanti alla chiesa bisogna girare a sinistra, noi dal cartello in poi abbandoniamo la strada asfaltata e proseguiamo, senza svoltare, per la strada sterrata tenuta in ottime condizioni.

Circa 600 m dopo la chiesa troveremo un cartello che ci indica il nuraghe di Orgoduri, superato questo cartello dopo poche centinaia di metri arriveremo davanti ad un cartello che ci mostrerà in quale punto ci troviamo e ci fornirà tutte le indicazioni per affrontare il percorso. 

Descrizione percorso

Il nostro percorso incomincia dal cartello e batte una strada sterrata bene tenuta e segnalata con una serie di punti (non molto grandi), e qualche freccia rossi. In ogni caso, all’inizio del percorso, troveremo alla nostra sinistra una freccia rossa su una roccia che ci indicherà la strada. Nel primo tratto il percorso è abbastanza agevole e proseguendo sempre dritti si giungerà alla base di “Serra e Lattone” che è la montagna che bisogna prima salire e poi scendere per arrivare alla cala.

Prima di arrivare in cima troviamo dei vecchi Cuili abbandonati, alcuni in ottimo stato di conservazione. Proseguiamo lasciando i Cuili alla nostra destra e stando bene attenti a seguire i punti rossi e gli ometti di pietra. Arriviamo sulla sommità della “Serra e Lattone” ad un altitudine di 565m s.l.m e dopo un tratto pressoché pianeggiante incominceremo un insidiosa discesa.

Percorsi pochi metri giungiamo a “Scala e Fusti”, una scala realizzata con arbusti intrecciati con dei cavi in acciaio attaccati alla parete attraverso la quale si giunge ad una petraia da cui si gode di un panorama bellissimo.

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Di fronte a noi si erge un enorme arco scavato dal vento e la vista spazia per tutto il golfo di Orosei, alla sinistra dell’arco troviamo una porta (fatta anch’essa con arbusti intrecciati) in cui è presente una seconda scala più grande della precedente. Da questo punto in poi la discesa diventa parecchio impegnativa e bisogna stare attenti a non scivolare, è consigliabile avvicinarsi alla parete ed aiutarsi con gli arbusti presenti. Arrivati in prossimità del mare il sentiero si spiana leggermente e prosegue sullo strapiombo fino ad arrivare alle ultime scale che ci faranno scendere alle rocce sul mare. Siamo finalmente arrivati a “Ispuligidenie” (Pulci di neve, chiamata così per via dei sassolini piccolissimi che la compongono) anche chiamata “Cala Mariolu“.
Il nome deriva dal fatto che la spiaggia è divisa in due parti e, nel mezzo delle due, v’è un ampio anfratto. Lì dentro, in antichità, i pescatori ponzesi, gli unici a sfruttare le risorse ittiche della zona, riponevano il pescato in attesa di ripartire per Ponza.
Si accorsero ben presto che purtroppo il loro pescato veniva regolarmente razziato e ne attribuirono la colpa a qualche ladro locale. Un “mariolo“, appunto. Ma il mariolo altri non era che la foca monaca (Monachus Monachus); ormai però la spiaggia era stata ribattezzata Cala Mariolu… 

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Come affrontare il percorso

Affrontare la discesa e la risalita successiva indica almeno una buona preparazione per la gambe e per il fiato. Considerando le dovute attenzioni nei punti più difficili secondo me si può affrontare l’escursione in giornate che non superino i 27°/30° con un tasso di umidità non troppo alto ( non superiore al 40/50% ). Non è indicato, secondo me, affrontare il percorso nelle giornate in cui questo rischia di essere scivoloso per la pioggia precedentemente caduta.

Per avere informazioni sul percorso (ed altri) seguimi anche su: Wikiloc

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