Leggendaria Hermaea

PREMESSA

Un articolo scritto da Roberta, diverso dalla solita descrizione di Tavolara, riguardante le leggende ed i misteri dell’isola. 
Una narrazione semplice e contemporaneamente fuori dall’ordinario che, personalmente, ho trovato molto bella, interessante e particolare, e spero che anche per voi sia la stessa cosa.

Buona lettura.

LA STORIA DI HERMAEA 

Vi voglio raccontare leggende e forse misteri che narrano di un’isola magica, in cui pirati e “Re pastori”, convivevano con capre dai denti d’oro e foche monache, un luogo di naufragi, meta di letterati e Papi, strade romane sommerse, D’Annunzio e Dante Alighieri: si, cari lettori, proprio tutto questo e, ribadisco, abitata anche da Re.

Immagine 1 – Famiglia reale (Foto presa dal web)

Anticamente era conosciuta col nome romano ”Hermaea Insula”, successivamente fu chiamata Torar nell’808 A.C. dai Mori, divenuta poi Toraira Taulara, fino all’odierna Tavolara.

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Immagine 2 – Ubicazione dell’isola di Tavolara

Lei, la Regina del mare, l’isola dalla morfologia calcarea, dura come la roccia, delicata come le sue onde che si infrangono fra gli scogli; da Spalmatore di Terra a Punta Timone ….

Immagine 3 – Punta Timone

… dalla spiaggia di Scirocco al Passetto, il lembo di terra che scompare e riappare in moto alla marea da Cala Tramontana e Cala di Levante.

Questa piccola isola sconosciuta nel mar d’Italia è il più piccolo regno del mondo; ebbene si, cari lettori, avete capito bene.

Era il lontano 1900 quando la Vulcan, incrociatore della marina militare britannica, sbarcò a Tavolara, da esso scesero 3 uomini in uniforme che vollero fotografare l’isola ed i suoi abitanti. Alcuni mesi dopo lo sbarco della Vulcan, Re Carlo, allora regnante di Tavolara, ricevette una busta con dei sigilli in ceralacca, contenente una copia della fotografia autenticata dagli stemmi reali inglesi, che la Regina Vittoria inviava con i suoi ringraziamenti e saluti.
L’altra copia della foto trovò posto alla galleria di Buckingham Palace, dove stava scritta la seguente dicitura:

la famiglia Reale di Tavolara, il più piccolo Regno del mondo”

Bene, lettori, appurato che Tavolara è l’isola dei Re, voglio intraprendere un viaggio con voi, leggendario (forse) o reale, spetterà comunque a voi deciderlo.

Immaginiamo di sbarcare nell’isola di Tavolara e poggiare i piedi nella sua splendida spiaggia.

Immagine 4 – Spalmatore di terra (Spiaggia di Tavolara) 

Dandoci un rapido sguardo intorno verremo colpiti dall’enormità delle cose che possiamo vedere in questo piccolo regno. E quindi decisi più che mai a conoscere questa isola che da subito ci appare unica, ci accingiamo ad esplorarla e più la conosciamo, più rimaniamo ammaliati dalle sue bellezze e particolarità.

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Immagine 5 – Area marina di Tavolara

Incontreremo due ristoranti, un bar, dei pontili, due cimiteri, barche che ormeggiano in ogni angolo del mare e turisti svampiti che si accingono ad affrontare il sentiero che li condurrà a Punta Cannone (la punta più alta dell’isola, a circa 600 m s.l.m.), ignari del fatto che la meta, per quanto vicina possa sembrare, non è poi così facile da raggiungere.

Immagine 6 – Vista panoramica da Punta Cannone 

Sulla sua cima erge una madonnina, protettrice della nostra Regina, il cui sguardo spazia a 360° su un paesaggio suggestivo da cui si può ammirare il porto di Olbia, il porto di Golfo Aranci, l’isola Molara, la spiaggia di Porto Istana, punta Don Diego, porto San Paolo e porto Taverna.

Immagine 7 – Vista panoramica

All’interno del suo “ventre” è interamente scavata da una galleria militare, larga abbastanza per far passare una sola macchina, che termina a Punta Timone, luogo in cui è ubicata una base NATO (ahimé, questa non è una leggenda). Alta è la sorveglianza intorno a queste zone con dei chiari cartelli  in cui è indicato di sparare a vista a chiunque oltrepassi il segnale di “limite invalicabile”.

base natoImmagine 8 – Zona militare (Foto presa dal web)

Ma, perché, cosa mai nasconderà questo posto ? Sommergibili?, membri della C.I.A.?, armi nucleari?
Dai, non scherziamo, ma le storie in merito proliferano e, quindi, pur se con qualche dubbio, procediamo nell’esplorazione. 
Ed ecco venirci incontro una simpatica capretta, una razza endemica che vive su quelle falesia, penserete voi, “cosa avrà mai di strano?”, mah, un momento; la capretta ha i denti d’oro !

capre dai denti d'oroImmagine 9 – Le capre di Tavolara (Foto presa dal web)

Ve l’ho detto che saremo rimasti incantati dalle particolarità di quest’isola, ma vi svelo il segreto, infatti da queste parti cresce un’erba, che viene masticata dalle nostre caprette e che conferisce alla loro dentatura quello strano colore dorato che induce a pensare, ma col sorriso, che abbiano i denti d’oro. Ma si narra anche di leggendari topi giganti che abitavano Tavolara, topi dalle dimensioni di “8 pollici e 3 linee” dalla punta del muso alla cosa; sarà leggenda o trattasi di storia vera ?
La verità sta nel mezzo perché si tratta di una specie animale chiamata “Prolagus sardus” che migrò insieme all’uomo. La cosa però è (almeno per me), non meno interessante ed affascinante della leggenda e, quindi, potrebbe capitare che lo si possa vedere; anche se, non è che ci tenga poi così tanto ad incontrare qualche Prolags, comunque! 

Prosegue la nostra avventura e adesso, ci ritroviamo davanti ad una parete a strapiombo con un’imboccatura triangolare ed un masso sopra, un momento, ho le allucinazioni, sembra quasi; l’occhio di Dio?!?occhio di dio

Immagine 10 – L’occhio di Dio (Foto presa dal web)

Ma che cavolo, prima la capretta da denti d’oro, poi il topo gigante ed ora anche l’occhio di Dio!

Ma dove sono finito ?

E come se non bastasse: foche monache che sbucano dalla grotta del Papa, asinelli bianchi, lucertola marine scure e punteggiate di celeste, i falchi pescatori … 
Dalla “Grotta della ghigliottina” alla “Secca del papa“, io avevo casualmente udito che queste zone avevano preso il nome da Papa Ponziano, ucciso probabilmente dai suoi seguaci nel 238 D.C.
Chi lo sa, se in quest’isola sono esistiti topi giganti e “l’occhio di Dio”, perché non potrebbe essere stato ucciso un Papa ?

Immagine 11 – Punta del Papa

La nostra esplorazione sta volgendo al termine; siamo stanchi e facciamo una sosta alla “Fonte della Madonnina” e al “Passo della roccia nera“. Nel mentre ci imbattiamo in 9 scheletri rinvenuti do sotto la Madre Terra, con gli occhi stranamente rivolti a oriente, le loro teste sistemate su una pietra rettangolare, mah! Potrebbe essere una vista della popolazione celtica di Tavolara ?
Penso che ormai tutto potrebbe essere, perché più vado avanti più questo posto diventa magico. 
Ed allora perché non parlarvi dei Paradisi subacquei per sub con strade di pietra sul fondo del mare (sogno proibito degli archeologi), montagna d’ispirazione per Dante Alighieri; stai a vedere che, per caso, il purgatorio dantesco è la stessa montagna di Tavolara?
cari viaggiatori pensanti che avere attraversato queste breve viaggio con me, voi dannunziani (tratto da “Clerici vagantes“).

Immagine 12 – L’arco di Ulisse ed il vecchio faro

Le mie storie leggendarie, così come le mie “spiegazioni” storiche, scientifiche e quant’altro, sono giunte al termine, proprio come l’ultimo bacio di Diana e Dody Al-Fayed, nell’agosto del ’97, proprio là, vicino all’arco degli innamorati, là, a Tavolara; dicono di averli visti, che erano loro sicuramente e, chissà (?), anche questa è storia o, forse, solo leggenda !

Credo proprio che adesso stà a voi viaggiatori erranti, vedere le mie leggende coi vostri occhi, e con un po’ di fortuna, magari, poterne toccare la loro scia; io il mio compito l’ho portato a compiemnto e voglio lasciarvi, ringraziandovi per l’attenzione, dedicandovi una breve ed umile poesia (da me scritta), per sua Maestà Tavolara: 

Ti regalerò un sogno,
perchè tu mi hai donato il sorriso dell'alba e del tuo tramonto.
Ti regalerò la voce
per urlare al mare che sei la mia stella mai svanita
e con le tue lune giri le ancore della vita.
Tavolara...
ti proteggerò e nella mia anima ti cullerai,
fino a essere mia per sempre ...”

CONCLUSIONE 

Forse ho scherzato troppo, anche se non mi pento di averlo fatto, però vi posso dire che Tavolara è la perla di Olbia, luogo in cui si possono fare immersioni, escursione, assistere ad un festival cinematografico o, semplicemente, assaporare prodotti tipici mediterranei dopo aver preso il sole in spiaggia.
Se siete interessanti ad approfondire l’argomento escursione vi invito a cliccare QUI, mentre se volete conoscere al meglio la sua area marina cliccate QUI
Ringrazio Roberta per questa meravigliosa avventura che ci ha regalato, sperando in altre sue future collaborazioni. 
Ed infine, ma non per questo meno importanti, ringrazio Voi, lettori che, ogni giorno che passa, mi date sempre più una mano a far crescere il blog e a far conoscere i miei articoli. 

Al prossimo articolo

 

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