Riflessioni di fine anno …

Come ogni anno, con l’avvicinarsi delle festività, mi piace esprimere nel merito un pensiero, un qualcosa di personale che sicuramente è una mia riflessione, ma che potrebbe anche esserlo per chi avrà voglia e piacere di leggerlo.

Pensavo a questo lungo ed intenso 2018, con i suoi alti ed i suoi bassi, con le sue note positive e negative (come del resto tutti gli anni) e a come fosse possibile non adorare questo periodo festoso. Un’occasione in più per potersi vedere con tutta la famiglia, poter fare qualche cena in più con gli amici, sorseggiare una tazza di cioccolata fumante, stare sotto le calde e morbide coperte, passare più tempo con la persona amata e, magari, avere la fortuna di poter giocare con la neve, perché, diciamocelo, per quello non c’è mai un’età.

Dando uno sguardo alla mia “Home” di Facebook leggo troppo spesso ogni fine anno commenti negativi, ahimé, dei mesi lasciati alle spalle ed ecco che mi domando:

come è possibile che, con l’avvicinarsi della fine dell’anno, troppo spesso diamo spazio alle note negative e non a quelle positive?

Anche se devo ammettere che i pensieri e le negatività bilanciano dando un valore ed una dimensione reale a tutto ciò che ci accade di positivo, quindi in buona sostanza in una vita vissuta a pieno c’è bisogno di entrambi.

Personalmente sono molto dispiaciuto che quest’anno, quando aprirò la porta di casa di nonna Rosa, non sentirò quel bellissimo profumo venire dalla cucina o nonno Mario che mi chiama per dargli una mano ad allestire il soggiorno. Sarà strano andare da nonna Luciana e non vedere nonno Nino che guarda il telegiornale e tenta, a suo modo, di dare una mano a sua moglie.

E’ strano pensare alle tante opportunità mancate durante questi dodici mesi, agli errori fatti, agli amori non corrisposti, alla salute che è venuta a mancare ma, in fin dei conti, penso sia ancora più strano scappare dal passato piuttosto che imparare qualcosa da esso.

Penso che questo sia il periodo migliore per raccogliere tutte le note positive di un lungo ed intenso 2018 per riutilizzarle come punto di partenza per l’anno che verrà.

In fondo il Natale è anche riconoscenza per la quotidianità della vita, è promessa di migliorarsi per viverla ancora meglio e con gratitudine, specie quando ciò è possibile con le persone amate, e magari potrebbe anche diventare un impegno per dedicarsi un po’ di più a chi fa davvero fatica e non può gioire di questa fortuna. Parlo di famiglia, di amicizia, di lavoro e di tutta quella quotidianità che spesso, senza accorgercene, consideriamo come un diritto acquisito e non come un regalo.

Vi lascio con questo meraviglioso pensiero di Madre Teresa Di Calcutta e vi auguro un felice fine anno.

 

E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi ai margini della società.
E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa Di Calcutta

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