Tanto tempo fa, in una terra lontana lontana, si ergeva un vecchio Santuario … e la storia da allora continua ….

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Il Santuario di San Paolo Eremita è una perla incastonata in una splendida vallata verdeggiante, ricca di fiumi, piccole oasi naturali e sentieri da esplorare.

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L’attuale chiesa, costruita tra il 1796 e il 1818, non è quella originale ma si pensa che sia stata eretta sopra a quella già esistente.

Del Santuario e del suo custode, San Paolo, antiche leggende si narrano ma, ahimè, non è questo il momento per potervele raccontare !

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Questo piccolo posto è meta, ormai, di tanti pellegrini che tutti gli anni vengono da ogni dove per poter dare il loro saluto a San Paolo Eremita anche se, quello che molti non sanno, è che questo luogo così incantevole e disperso nelle colline della Gallura è circondato da tanti sentieri, fiumi, fontane, piccole cascate e oasi di verde.

Da anni andavo a salutarlo e mi domandavo dove andassero a finire tutte quella moltitudine di strade sterrate ma, solo recentemente, mi sono deciso ad esplorarle. I punti da cui partire sono tanti ma, per semplicità, possiamo decidere di partire da San Paolo stesso per poi esplorare l’immensa vallata che si estende ai suoi piedi oppure decidere di far visita alla borgata di Sos Rueddos per poi dirigersi verso il santuario !

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Con la compagnia di Giuseppe abbiamo preso come punto di partenza l’antica borgata di Sos Rueddos cominciando l’esplorazione di questa vallata.

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La mia sfortuna è stata il doverla visitare in un periodo in cui la siccità fa da padrona e, di conseguenza, in molti punti in cui è chiaro che passano ruscelli, fiumi o sono presenti cascatelle ho trovato solo ciottoli, qualche filo d’erba o una esigua quantità d’acqua!

Una cosa che subito salta all’o…olfatto sono i profumi e l’aria incontaminata di questo posto susseguite dai folti boschi e l’aspra natura granitica del paesaggio gallurese, tutte cose che ci accompagneranno per questa passeggiata e che la renderanno semplicemente meravigliosa.

Non avremo difficoltà di percorrenza nel tragitto in quanto la stradina (più che sentiero) è ben tracciata, lunga non più di 3km e con un dislivello molto lieve.

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Quello che, secondo me, rende il tutto più affascinante o, se preferite, la ciliegina sulla torta, è quella che io ho definito “L’oasi di San Paolo”.

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Come detto poco fa la mia sfortuna è stata l’aver trovato un periodo siccitoso ma, nonostante ciò, se questa piccola piscina naturale è stata così bella da vedere in questo periodo, come mai potrà essere da febbraio in poi, fase in cui le piogge fanno da padrona?

Alzando lo sguardo vedo dinanzi ai miei occhi altre strade che portano in chissà quali altri meravigliosi posti ma, purtroppo, le cose da vedere sono tante ed il tempo rimasto è poco, magari, chissà, potrebbe essere un opportunità per potervi ulteriormente raccontare gli incantevoli posti che assediano il Santuario di San Paolo.

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Conclusione

L’idea è quella di far conoscere i territori montini ed abbinarli a quei pranzi tipici della cucina sarda e, in questo caso, si vuole far conoscere sia il territorio che circonda il Santuario di San Paolo, sia il santuario stesso.

Le modalità con cui si potrà effettuare questo tipo di avventura è semplice, io o il mio amico Domenico ci immedesimeremo nel ruolo di guida e vi porteremo alla scoperta di questo territorio e, con la speranza di farvi venire fame, a fine della camminata vi porteremo a degustare i prodotti tipici sardi cucinati da Giuseppe.

L’eventualità che delle persone possano conoscere tramite me questi territori e degustare le prelibatezze locali mi intriga e mi inorgoglisce per cui sarò ben lieto di accompagnare chiunque sia curioso di voler conoscere, supportato da i miei amici Domenico, che mi accompagnerà nelle escursioni, e Giuseppe che ci aspetterà nel suo “Pinettu” preparando le prelibatezze di cui parlavo prima.

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Poterci contattare è facile, cliccate nei nomi Giuseppe e Domenico potrete contattarli da Facebook mentre, per quanto mi riguarda, potete contattarmi scrivendo all’email [email protected]

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