Monte Tuttavista (Galtellì, Nuoro)

 

Lunghezza: Km 18
Tempo di percorrenza ( annesse foto e fermate per vari motivi): 6 ore
Grado di difficoltà: Impegnativo (E)
Segnalato: Si, con cartelli e bandiere disegnate su pietra.

Come arrivarci

Così come il percorso anche il poterci arrivare è molto semplice: una volta arrivati a Galtellì dirigetevi alla chiesa di San Pietro, o nei dintorni, trovate un posteggio e lasciate la macchina.

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Descrizione percorso

Faccio un breve premessa:

secondo me l’unica pecca di tutto il percorso è la mancanza di un cartello che ne indichi l’inizio e la fine con, magari, l’eventualità di poter scegliere di poter intraprendere un sentiero piuttosto che un altro oppure che ci dia un indicazione del dislivello e della distanza da dover affrontare. Nonostante questo l’intero sentiero è perfettamente segnalato con cartelli e bandiere dipinte su pietra che ci daranno l’opportunità di stare sempre sulla strada maestra senza mai perderci.

Fatta questa piccola premessa: partiamo!

La nostra escursione inizia dal paese di Galtellì e in particolare dalla chiesa di San Pietro.

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Nei primi chilometri percorreremo una strada asfaltata che ci permetterà di poter godere dei primi panorami, elementi chiave di tutta l’escursione, che spazieranno su tutta la vallata composta dai paesi di Galtellì, Loculi, Irgoli e Onifai.

Finito questo tratto ci ritroveremo davanti ad un cancello e qua mi soffermo un attimo:

io l’ho trovato chiuso con il lucchetto ma alla sinistra di esso è presente un passaggio (creato appositamente per chi passa da quelle parti per fare un escursione) che ci permetterà di girargli attorno e, infine, grazie ad una scala in legno (appositamente posizionata) potremmo scavalcare la rete e riprendere il sentiero.

Da questo punto in poi abbandoneremo la strada asfaltata per incamminarci in un sentiero unico nel suo genere.

Il Tuttavista è un imponente massiccio calcareo, alto 800 m, che offre un percorso panoramico a 360° da levare il fiato.

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Il nome è azzeccatissimo.

Si inizia col vedere, appunto, i paesi di Galtellì, Loculi, Irgoli e Onifai ma poi si può osservare perfettamente il supramonte di Oliena ed in modo particolare l’ingresso della valle di Lanaittu fino a giungere al Golfo di Orosei: sembrerebbe che la natura avesse creato una sorte di torre panoramica che permetta di poter osservare tutte le meraviglie presenti nei quattro punti cardinali.

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Il monte è interamente ricoperto dalla macchia mediterranea composta da leccio, ginepro e lentischio e tra la fauna non è raro osservare il cinghiale, la donnola e martora (ovviamente io non sono riuscito a vederne neanche uno).

Il dislivello è notevole ed inizia sostanzialmente dal livello del mare fino ad arrivare a quasi 800 m ma, nonostante ciò, è spalmato in più chilometri e la varietà del paesaggio non ve lo farà pesare.

Il sentiero ci porterà nel versante opposto e ci ricollegheremo alla strada panoramica che da Galtellì conduce alla punta del Tuttavista!

Giunti in cima potremmo ammirare la vastità del Golfo di Orosei e decidere se fermarci alla statua Bronzea del Cristo oppure andare a visitare la vedetta di guardia che sovrasta su tutta la valle !

Per scelta ho preferito prima visitare la vedetta e poi il Cristo.

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Non faremo altro che guardarci attorno man mano che ci avvicineremo ad essa per via del panorama che ci circonda e, in tutta sincerità, ne vale veramente la pena: le immagini e le parole non rendono giustizia alla bellezza di ciò che potrete vedere.

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Una volta riposato, dissetato e saziato mi sono incamminato alla volta del Cristo.

Realizzata dal professor Pedro Angel Terron Manrique sono 40 tonnellate di bronzo coniate in una scultura unica, suggestiva e spirituale che, assieme alla croce, raggiunge i 10 m d’altezza e, nonostante le foto, non so se rende bene l’idea di quanto sia enorme.

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Da quanto ho capito, a causa della mole, per poterla portare in cima al monte è stato usato un elicottero!

Salutato il Cristo mi dirigo verso l’ultima meta che era, probabilmente, quella più attesa.

Il fatto che me l’avessi lasciata per ultima non voleva dire che fosse meno importante ma, anzi era tutto il contrario.

Per quanto mi riguarda è la perla del Tuttavista, il suo diamante, il suo “pezzo più pregiato”, la ciliegina sulla torta: qualcuno di voi avrà già capito, mi sto riferendo a Sa Pedra Istampada (La Pietra Forata).

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Semplice ma affascinante è una scultura naturale realizzata dal vento, con un diametro di 20 m, attraverso il quale è possibile vedere uno scorcio panoramico del sud della Baronia.

Una conclusione bellissima per un percorso maestoso che vale la pena visitare.

Opinioni personali

Comincio col dirvi che, secondo me, il percorso deve essere affrontato durante giornate fresche e poco umide e, oltretutto, escluderei totalmente l’idea di poterlo affrontare in giornate piovose perché il rischio di scivolare e farsi male sarebbe molto alto.

Per scelta personale ho preferito lasciare la macchina alla chiesa di San Pietro e farmi un anello escursionistico della lunghezza di quasi 20 km, ma se vorrete portare qualcuno meno propenso a camminare, sia Sa Pedra Istampada che il Cristo sono raggiungibili in macchina tramite la strada panoramica (che parte, anch’essa, dalla chiesa di San Pietro) che vi permetterà di raggiungere le mete senza troppi problemi.

Ovviamente la strada panoramica è asfaltata e tenuta in ottime condizioni e la potrete tranquillamente percorrere in macchina.

Rimango del parere che un cartello in più all’interno del paese di Galtellì per identificare meglio l’inizio e la fine del percorso non sarebbe male: attenzione però che io delle volte sono sbadato e magari non l’ho visto.

Ve lo consiglio sopratutto nel periodo invernale, perché le aree di sosta (anch’esse pulitissime) sono munite di tavoli e panchine in granito e da enormi forni fatti in pietra che ci potrebbero permettere di fare delle ottime grigliate !

Per avere informazioni sul percorso (ed altri) seguimi anche su: Wikiloc 

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