La staffa

Vi è mai capitato di passare per la Sardegna e di sentire riecheggiare una frase del tipo:
ajooo, scendi che ci facciamo la staffa”, oppure “Dove vai? Aspè che ci facciamo la staffa”.

C’è chi sentendo il termine “staffa” pensa al finimento che fa parte della sella del cavallo, mentre io (e come me, credo anche tanti altri sardi), quando mi nominano la staffa penso a quell’ultimo bicchiere che ti bevi prima di rientrare a casa a cui non puoi rinunciare, perchè vuol dire che sei stato in buona compagnia e ti sei divertito e quindi equivale alla chiusura della serata.

Nella mia più totale ignoranza non avevo idea che la staffa fosse collegata a quell’anello metallico che fa parte della sella del cavallo infatti “l’ultimo bicchiere della staffa” ovvero l’ultimo bicchiere preso da un uomo che ha già il piede nella staffa del cavallo, metafora ovviamente utilizzata per indicare che quell’uomo sta per ritornare a casa.

Prima di fare quest’articolo ho preferito chiedere, tramite Facebook e ad amici “reali”, cosa ne pensassero della staffa ed ho ottenuto tante belle risposte tra cui una che non mi aspettavo e cioè che la “staffa” non è un qualcosa che viene fatto unicamente in Sardegna.

Ok, sicuramente vi verrà da dirmi “Gabob, ma come? Il bicchiere della staffa è universale e non è conosciuto unicamente in Sardegna” e l’unica risposta che mi verrebbe da darvi è: “Vivo a Roma da anni e non mi è mai capitato di sentirmi dire da un romano, un veneto, un campano o un siciliano “facciamo la staffa””, o le persone che ho conosciuto sono astemie, o non utilizzano questo antico termine oppure non sono io molto simpatico e quindi non me ne hanno mai voluta offrire una (spero non sia per la terza motivazione) !

Per me la staffa è quel momento in cui vuoi bere l’ultimo bicchiere e dire “E’ ora di rientrare”, ma in effetti non vuoi rientrare, la staffa è l’ultimo bicchiere di un alcolico che ti frega, la staffa è menzogna!

L’ultima volta che mi hanno proposto una staffa mi dissero: “Dai gabbo, una prima di cena e poi rientriamo”, della cena non ne vidi neanche l’ombra e il “poi” divennero le 4 del mattino!

Viene utilizzata come “scusa” per continuare a rimanere tutti assieme ed è qui che diventa “setti bonanottisi”, cioè darsi la buonanotte tante volte.

E’ un qualcosa di necessario, quasi obbligatorio in cui il tempo si ferma e … ti accorgi che passata la staffa, si fa la staffa della staffa, poi la staffa della staffa della staffa finché diventa una staffetta e le staffe diventano … boh, non se ne saprà mai il numero esatto !

Per un sardo essa significa tante cose insieme: riunione, bevuta, pausa (relax), quindi se vi dovesse capitare di passare in Sardegna ed una persona vi dovesse dire “Ajo a fare la staffa” vi sta invitando a fare una “riunione amichevole di bevuta in un locale, per fare una pausa relax o una chiacchierata”.

Concludo dicendo che per noi il momento della staffa è il momento che dovrebbe solennizzare una bella serata, in realtà la speranza che non finisca mai rende la staffa stessa interminabile ed ecco perchè magari vi può capitare di sentire, inoltre, “E con quest’ultima staffa anche oggi rincasiamo dopodomani”.

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Spero di essere stato abbastanza chiaro e di avervi fatto capire non cosa sia la staffa ma cosa essa rappresenta per noi e per il nostro modo di vivere !

Al prossimo articolo.

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