Mi presento

Molti lo sapranno, altri no, un paio di mesi fa ho subito una perdita molto importante della mia famiglia: mia nonna. Non sono una di quelle persone che puntualmente pubblica stati o link strappalacrime, inerenti ad una perdita subita, su Facebook o su qualsiasi social perché ho sempre pensato che sia un modo un po’ infantile per attirare l’attenzione e qualche “like” in più nel proprio profilo.
Però c’è sempre l’eccezione e, fortunatamente, non tutti lo fanno per attirare l’attenzione! 
Fatte le dovute premesse e messe le mani avanti, prima che voi me le tagliate, qualche giorno fa mi sono ritrovato a leggere questa lettera scritta da mia sorella ed indirizzata a mia nonna. Mi ha molto colpito e ho voluto portarvela perché penso che sia interessante vedere come una ragazzina di 14 anni abbia vissuto questo momento e di come lo abbia affrontato. Ovviamente mia sorella non sa nulla di quanto sto per fare ma credo che apprezzerà comunque.

Buona lettura !

 

La mia storia comincia il 7 maggio del 2003, io sono Stella e faccio parte di una famiglia composta da mio padre (Marco), mia madre (Doriana), mio fratello (Gabriele) e dal mio cane (Sissi).
Ho voluto scrivere questa lettera in memoria di mia nonna, nella speranza che, nonostante lei non ci sia più, questo messaggio le possa comunque arrivare.

Cara nonna, come stai ? Che si dice da quelle parti ?
Io sto bene e sarai contenta nel sapere che a scuola procede tutto alla grande. Puoi stare serena che dalla tua morte sono sempre la solita ragazza un po’ testarda e molto pigra ma, allo stesso tempo, semplice e solare.

Testarda, perché delle volte mi monto la testa, mi punto su esercizi di matematica che secondo me sono giusti mentre per la mia compagna di banco sono sbagliati, ottenendo delle volte dei buoni risultati mentre delle altre scopro che aveva ragione la mia compagna di banco. L’essere testarda è una lama a doppio taglio perché, se pur mi porta spesso ad ottenere dei buoni risultati, altre volte mi porta a sfidare me stessa e a non farmi mettere in piede in testa.

Pigra, non c’è un motivo specifico ma, purtroppo, delle volte mi manca la volontà di fare qualsiasi cosa e questo mi porta a farle o in modo sbagliato o a non farle per niente.

Solare, perché quest’anno ho realizzato che la vita non va sempre come vogliamo e quindi sarebbe sempre meglio sorridere ad essa anche se non sempre le cose vanno come vorremmo.

Purtroppo quest’anno ho perso delle persone a me molte care, tra cui te nonna.

Forse non ho mai avuto occasione per dirtelo però per me sei sempre stata un punto di riferimento, mi rimarrà sempre impresso nella memoria quel “Ciao fizza” ogni volta che entravo in casa tua, oppure le serate passate assieme in cui mi raccontavi del matrimonio di mamma e babbo o di te di quando eri bambina.

Momenti che non dimenticherò mai, cos’ come mi rimarrà sempre impresso quel buon profumo di dolci e mirto che sentivo spesso uscire dalla tua cucina (ovviamente abbiamo provato ad imitare la tue specialità culinarie, ottenendo dei scarsi risultati).

Ad ogni modo, nonostante la tua scomparsa sia stata un triste periodo della mia adolescenza, ho reagito cercando di rimanere un ragazza solare … proprio come volevi tu.

Sai nonna, con mamma e babbo ho sempre avuto un bel rapporto basato sulla fiducia che, per colpa del mio carattere testardo, delle volte è venuta a mancare anche se, in seguito, ho trovato modo di rimediare alla mie marachelle dando loro una mano nei limiti delle mie capacità.

Di loro potrei raccontarti tante cose ma credo che questo non sia il momento adatto perché ci vorrebbe una lettera a parte per potertene parlare. Però posso dirti che loro mi sono sempre stati accanto in ogni momento, sia brutto che bello, dimostrandomi che per me farebbero mille sacrifici pur di farmi stare bene. Come tutti anche loro hanno dei difetti e delle volte do troppa importanza a questo fatto anche se, alla fine, mi accorgo che anche io ne ho tanti (migliorabili) e che senza loro non andrei da nessuna parte.

Per ultimi, ma non per questo meno importanti, rimangono mio fratello ed il mio cane.

Cominciano con il mio caro e “docile” fratello.

Sai nonna, il primo mese dopo la tua scomparsa non è stato semplice per nessuno di noi ed in particolare per lui perché, nonostante delle volte sembravate come cane e gatto, con te aveva un legame molto profondo e vi volete un sacco di bene. Anche io e lui siamo un po’ come cane e gatto ma abbiamo comunque un bellissimo legame e, in più di un occasione, essendo molto più grande di me, sa darmi un sacco di consigli utili di cui faccio tesoro.

Lui si è laureato l’anno scorso a Roma in ingegneria per l’ambiente ed il territorio e per due cose sono felice: la prima è perché tu, nonna, l’hai visto laureato e la seconda perché quel viaggio è stato, per me, indimenticabile.

E’ stato uno dei miei viaggi preferiti perché ho conosciuto gente nuova e, pensa un po’, ho fatto amicizia con uno dei migliori amici di mio fratello. Un gesto semplice ma per me importante perché in otto anni di scuola ho fatto sempre fatica a socializzare con ragazzi della mia età e ritrovarmi a scherzare e parlare con uno che ne ha il doppio dei miei di anni è stato gratificante.

In conclusione c’è Sissi che per tuo marito, che (tra l’altro) oggi compie 89 anni, è diventata Cicci. Posso dirti che è vero quando dicono che il cane è il migliore amico dell’uomo e lei, per me, sarà sempre la mia migliore amica. Spesso mi sono ritrovata a sfogarmi e parlare dei miei problemi con lei o prepararmi dei discorsi in sua presenza anche se, ovviamente, sapevo benissimo che non mi poteva dare consigli o risposte.

Prima di concludere questa lettera vorrei dirti una cosa nonna … mi manchi tantissimo.

Sembra sia passata una vita da quando sei venuta a mancare quando, invece, sono passati nemmeno due mesi.

Sappi che ti voglio e ti vorrò sempre un mondo di bene.

Un saluto da me e dalla famiglia

Prima di salutarci vorrei aggiungere io, Gabob, due parole. Partendo dal fatto che mi ha molto colpito ed emozionato il testo scritto da mia sorella, vorrei spendere due righe anche per un’altra persona: mio nonno paterno. Tutta una serie di problemi fisici lo hanno strappato alla vita nel mese di maggio e nonostante spesso mi ritrovo di più a parlare dei miei nonni materni piuttosto che di quelli paterni, questo non vuol dire che a lui ci tenga di meno, al contrario, un pensiero è rivolto sempre anche a lui.

Un abbraccio ad entrambi !

 

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