Un’esperienza magnifica in un contesto paesaggistico spettacolare in cui panorami mozzafiato e natura si intrecciano per regalarci un trekking unico nel suo genere. Per questioni personali e di comodità ho scelto di iniziare il percorso al km 189, in cui è presente una cantoniera da cui si può godere una magnifica vista sul canyon Gorropu.
Immagine 1 – Punto di partenza del percorso
L’anello ha una lunghezza di circa 12 km, si parte da un’altitudine di poco più di 700 m s.l.m. sino ad arrivare ad un picco massimo di 1000 m s.l.m. Il dislivello altimetrico è altalenante ma, comunque, non particolarmente impegnativo. Per avere informazioni più dettagliate sulla traccia gps del percorso, vi lascio QUI il collegamento al mio profilo sulla piattaforma WIKILOC, da cui potrete visionare più nel dettaglio la traccia gps e (volendo) poterla scaricare.
Immagine 2 – Immagine planimetrica del percorso
L’anello (immagine 2) è stato affrontato in senso orario. Il primo tratto è di avvicinamento alla salita che ci condurrà in cresta, non è impegnativo ed è una sterrata tenuta in buona condizioni. Lasciata alle nostre spalle questa prima parte si inizia con quella successiva, più complicata della precedente, che ci condurrà in cresta; è impegnativa in quanto il tratto di salita che ci porta sulla cresta si percorre (principalmente) su roccia e non sono (quasi per niente) presenti segnali che permettano di orientarsi ma, affidandosi al GPS e un po’ a vista, riuscirete comunque a trovare i passaggi giusti da percorrere.
Immagine 3 – Uno (dei tanti) punti panoramici, da questo godiamo una vista sul canyon Gorropu
Ripreso il fiato in seguito a questo primo tratto e dopo aver dato uno sguardo al Canyon Gorropu (immagine 3), si prosegue il tragitto sulla cresta, alternando piccoli tratti di sottobosco con vegetazione a terra, resti di alberi caduti da precedenti nevicate con una miriade di punti panoramici da cui potremo godere di viste panoramiche da levare il fiato.
Immagine 4 – Passaggio in cresta con punto panoramico
Anche in cresta il GPS dovrà sempre essere a portata di mano in quanto gli omini di pietra non saranno sempre visibili.
Immagine 5 – Uno scorcio di un passaggio nel sottobosco
Durante il nostro trek sulla cresta saliremo nella punta nominata Onnunanziu ed oltrepassata questa la parte in cresta terminerà all’arco di Suttaterra, da cui si prenderà l’omonimo percorso (decisamente più facile della parte in cresta) che ci riporterà al punto iniziale.
Immagine 6 – Arco Suttaterra
Di seguito la galleria fotografica: BUONA VISIONE !
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