Alla scoperta dell’arcipelago della Maddalena

Ubicata nella costa settentrionale della Sardegna, l’arcipelago della Maddalena è una delle mete che bisogna segnare nel proprio taccuino delle “Cose da visitare”, se si dovesse passare per quest’isola. L’arcipelago è costituito da sette isole maggiori; La Maddalena, Caprera, Budelli, Santo Stefano, Santa Maria, Spargi e Razzoli e da diverse isole minori. 

Un piccolo arcipelago con tantissime mete da poter visitare; spiaggia di Punta Tegge, Cala Francesce, Punta Marginetto, spiaggia dello Strangolato, cala Coticcio, cala Candeo, casa e tomba di Garibaldi … giusto per nominarne qualcuna. 

Uno spettacolo di 45 km di rocce dalle svariate forme, fondali marini dalle mille tonalità di azzurro,  panorami mozzafiato e altrettanti altri chilometri di sentieri da poter percorrere in mezzo a dolci colline, costeggiando graniti e porfidi che delimitano tratti frastagliati, insenature, calette e spiagge. 

Nei miei due giorni di permanenza nell’arcipelago sono andato alla scoperta della batteria di “Messa del Cervo”  e di “Candeo” nella parte nord dell’isola di Caprera. L’anello escursionistico che avevo in programma era di una lunghezza totale di circa 8 km, ma a “causa” dei panorami mozzafiato e dalle moltitudine di cose da poter vedere all’interno delle vecchie batterie militari sono riuscito a percorrerne circa la metà.  

Immagine 1 – Vista panoramica dalla batteria di Messa del Cervo

Raggiungibile attraverso un sentiero storico e naturalistico adatto a tutti, il complesso di fortificazione e vedette, tutt’oggi in buone condizioni, è stato realizzato tra la prima e la seconda guerra mondiale ed inserito in un contesto naturalistico di rara bellezza, tra rocce granitiche, macchia mediterranea, arbusti e ginepri. L’architettura militare è unica e ardita con costruzioni in granito perfettamente mimetizzate nelle rocce circostanti, dall’alto delle quali si può ammirare l’arcipelago maddalenino e il sud della Corsica.

Immagine 2 – Vista panoramica dalla batteria di Candeo

Alle prime luci del secondo giorno non poteva mancare la visita a Cala Coticcio; un sentiero tortuoso (da NON fare in ciabattine) di circa 2 km circondato da una cornice naturalistica meravigliosa, composta da macchia mediterranea, rocce granitiche e fauna locale, accompagnata da un’alba da togliere il fiato.

Immagine 3 – L’alba del secondo giorno

L’arrivo a cala Coticcio non poteva che coronare un inizio di giornata perfetto; un angolo di paradiso sardo fantastico, immerso negli scogli di roccia rossa e arbusti di macchia mediterranea con al suo interno una spiaggia dalla sabbia sottile e candida e dal mare cristallino.

Immagine 4 – Cala Coticcio

La giornata è proseguita li dove dove tutto era iniziato il primo giorno; il punto in cui attraccano i traghetti in arrivo da Palau; punto da cui inizia il “classico” giro panoramico attorno alla Maddalena. Un tour semplice e rilassante in cui possiamo godere  di profumi e colori che si mischiano dando vita ad un quadro da far rabbrividire Giotto.

Immagine 5 – Uno dei tanti scorci durante il giro panoramico 

Durante gli spostamenti tra le varie cale e zone dell’arcipelago non sono mancate le soste in chioschi e punti di ristoro, sparsi in tutto l’arcipelago, con un ottimo rapporto qualità/prezzo così come, alla fine della giornata, non poteva mancare la classica passeggiata sul lungomare, sino ad arrivare a Piazza Garibaldi.

Quest’ultima, chiamata Piazza Rossa per via del colore della pavimentazione, è la punta di diamante del centro storico della Maddalena, luogo in cui si può godere dei piaceri (non sono naturalistici) ma anche enogastronimici locali.  

Un’esperienza meravigliosa in un arcipelago ricco di luoghi da scoprire e visitare.

 

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