Storia e caratteristiche dei nuraghi sardi

Storia della civiltà nuragica

Con il termine “civiltà nuragica” si intende il periodo che corrisponde all’età di Bronzo e all’età di Ferro, e non ci si riferisce solo ad un preciso soggetto etnico, ma a delle costruzioni di forma tronco conica che in lingua locale antica venivano definite nuraghe, nurake, nuraki, nuraci, nuragi, nuraxi ecc.

La civiltà nuragica (risalente all’età fenicio-punica e alla Sardegna romana e altomedievale) è stata, fin dall’antichità, l’elemento di studio più importante dell’archeologia sarda. Gli studiosi furono particolarmente colpiti da questi monumenti, sparsi per tutta l’isola, grandiosi e spesso suggestivi (nuraghi, villaggi, tombe dei giganti, pozzi sacri), che quasi si andavano a fondere come parte integrante della Sardegna. Con un architettura originale a cui si aggiunse anche il valore della manifestazioni artistiche (si pensi ai bronzo figurati e le antiche statue di Monti Prama), il senso di mistero e stupore che avvolgeva questi monumenti hanno succitato un certo interesse agli occhi di archeologi e visitatori.

Nonostante i vari studi effettuati fino agli anni ’50 l’età nuragica rimase con pochi punti di riferimento sicuri e con tanti aspetti da chiarire. Solo tra il 1949 e il 1956, in seguito agli scavi effettuati da G.Lilliu a Barumini (rimasti fondamentali fino ai nostri giorni), si ebbero delle delucidazioni in merito a questa civiltà.

G. Lilliu pubblicò un libro in merito a questi scavi e le informazioni che vennero alla luce furono molto interessanti. L’autore del libro l’autore propose un articolazione per fusi della civiltà nuragica, in cui venivano individuate cinque fasi che si svolsero dal Bronzo antico alla piena età del Ferro. Successivamente, grazie alla realizzazione di ulteriori scavi in tutto il territorio dell’isola, si sono avuti ulteriori chiarimenti in merito alla civiltà nuragica.

  1. Età del BronzoEtà nuragica 1
  2. Età del Ferroetà nuragica 2

Il nuraghe

Il nuraghe è un tipo di costruzione in pietra a forma tronco conica, presente in diverse zone della Sardegna. Ne rimangono in piedi circa settemila (secondo alcune fonti otto-novemila), sparsi su tutta l’isola, mediamente uno ogni 3 km2, caratterizzando fortemente il paesaggio sardo.

Il nuraghe ha assunto varie forme che cambiano con le età:

  1. età del Bronzo: nuraghi a corridoio;
  2. età del Bronzo medio e finale: nuraghe a tholos;
  3. prima e seconda età del Ferro: nuraghi complessi

 

  1. Nuraghe a corridoio

E’ la costruzione più antica del nuraghe, tozzi di una forma sub-quadrangolare o ellittica a copertura piatta.

Nuraghe a corridoio

         2. Nuraghe a tholos

E’ l’evoluzione del Nuraghe a corridoio. Si presenta come una torre tronco conica realizzata con due paramenti murari interni ed esternamente con la tecnica “dell’aggetto”. Viene fatto sporgere il giro di pietre superiore su quello inferiore, restringendo progressivamente il diametro sino ad ottenere la chiusura che veniva terminata da un unica lastra di pietra (Tecnica “dell’aggetto”).

Nuraghe a tholos

I nuraghi a tholos possono essere di due tipi:

  1. a “tholos semplice” sono i nuraghi costituiti da un unica torre (o monotorri);
  2. a “tholos complessi” quelli che presentano più torri d’addizione.

Nuraghe a tholos 2        3. Nuraghe complesso

Sono l’estensione della torre semplice. La struttura più semplice prevedeva al centro del complesso la torre principale o primitiva, dietro due torri addossate al tholos e in avanti una torre minore collegata da una cortina muraria.

nuraghe complesso

Fonti: Civiltà nuragica, Bruno Mulas, Wikipedia

Link utili: La statica dei nuraghi, Manuale del nuraghe 

 

 

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