Demanio di Monte Olia e curiosità sul comune di Monti (Monti OT, Sardegna)

Provincia: Olbia-Tempio
Comune: Monti
Area: 2236 ha
Telefono: 0789 449011
Telefono e Fax: 0789 44055
Segnalato: In alcuni incroci, all’interno del demanio, sono presenti dei cartelli in legno

Come arrivarci

La prima meta è il comune di Monti  situato alle falde della catena montuosa del Limbara, al confine tra Gallura e Logudoro. Il paese è circondato da massi granitici, vasti sughereti e vigneti che offrono un rinomato uvaggio, il Vermentino dal quale viene prodotto, fra i vari, il vino Funtanaliras 

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Questo noto DOCG, viene prodotto dalla “Cantina Sociale del Vermentino”, è sarà proprio questa il secondo punto di riferimento.

Una volta attraversata la strada principale del paese, si giunge all’incrocio della cantina, e si svolta a sinistra imboccando la ss389 ( direzione Buddusò ). Si percorrono circa 12,00 km e si arriva all’incrocio per la caserma forestale di Monte Olia.

Monte Olia - Informazioni stradali

Una volta giunti alla caserma non ci sarà consentito proseguire con la macchina (o perlomeno era così sino a poche settimane), ma dovremo muoverci a piedi. In alternativa, per arrivare al demanio, possiamo passare dalle campagne montine, posteggiando la macchina al “vagone” (per avere più informazioni a riguardo, consultare l’articolo sul mio blog).

Descrizione di Monte Olia

La foresta demaniale di Monte Olia si estende all’interno del territorio di Monti con una superficie complessiva di 2.236 ettari. E’ di proprietà dell’Ente Foreste della Sardegna ed è stata costituita in possesso demaniale statale nel volgere degli anni fra il 1910 ed il 1916. All’inizio si ebbe la cessione gratuita da parte del Comitato Forestale di Sassari del fondo Filighe Masciu (Comune di Monti), successivamente per acquisizioni dalla Cassa Ademprivile di Sassari della contrada Monte Olia (agro di Monti) e da privati, proprietari del fondo Amultana-Perincana in comune di Berchidda, raggiungendo, complessivamente, una superficie di ha.1.419. Successivamente, in regime di gestione A.F.D.R.S., sono stati compiuti ulteriori ampliamenti (in particolare nel territorio comunale di Berchidda).
Il demanio è immenso quanto bello e le cose da vedere e conoscere sono davvero tante.

La quota altimetrica media è di 650 m s.l.m, i punti più bassi a fondovalle variano sui 365 m mentre la quota più alta è a 811 m, punto in cui è situata la vedetta di “Mesureris”.

Dalla vedetta si ha una panoramica eccezionale sull’intera vallata fin verso Olbia, fino all’isola di Tavolara, dal Monte delLimbara, per proseguire al lago Coghinas.


Il substrato è composto prevalentemente da rocce granitiche ed in misura minore da filladi e scisti, mentre lo strato superficiale è caratterizzato dalla p
resenza di boschi di leccio, di varie specie di conifere (Pinus pinea, Pinus halepensis, Pinus pinaster, Pinus nigra, Lariucio, etc.) e latifoglie autoctone (Quercus ilex, Quercus suber e Quercus pubescens), oltre che di numerose piante di corbezzolo, erica, cisto, lavanda e, nelle aree più calde, da elementi termofili, principalmente fillirea (Phillyrea angustifolia).

A causa degli incendi che nel corso degli anni hanno causato un profondo cambiamento dell’assetto vegetazionale, sono stati effettuati vari rimboschimenti per ricoprire le aree colpite dal fuoco.

Per questi motivi sono molte le formazioni artificiali al fine di ripristinare l’area boschiva e solo in alcune zone, in particolare nella valle del Rio Seleme (al confine con la tenuta di Bolostiu) si riscontrano residui dell’antica foresta di leccio.

Dal punto di vista idrografico tutta l’area ricade nel bacino imbrifero del lago Coghinas. Sono presenti diversi corsi d’acqua, tutti a carattere torrentizio. Uno di questi, il “Rio Seleme” che delimita a sud il territorio di Monte Olia, segnando il confine con il contiguo Complesso di Bolostiu. 

Non sono presenti nel territorio stazioni di rilevamento di pioggia e temperatura e per ovviare a questo problema vengono utilizzati quelli registrati, in 39 anni di osservazioni, nella stazione termopluviometrica di Alà dei Sardi, posta a 663m s.l.m. In questo modo si è riusciti a sapere che nella zona si ha una temperatura media annua di 12,9° C e una piovosità media annua di 1.072mm.
Dall’analisi dei dati si evidenzia un clima tipicamente mediterraneo, con precipitazioni concentrate nel periodo autunno-invernale, temperature estive elevate, inverno moderatamente freddo.

La fauna che caratterizza il demanio di Monte Olia è costituita da numerose specie di animali tra cui uccelli rapaci (come l’Aquila reale (Aquila chrysaetos) ed il Nibbio reale (Milvus milvus)), cinghiali, caprioli e mufloni. Mentre nelle zone percorse da corsi d’acqua di limitata portata, è presente una interessante fauna ittica, rappresentata da specie, quali la Trota di Sardegna (Salmo trutta macrostigma) e la Trota di torrente (Salmo trutta fario).
L’erpetofauna, annovera diverse specie rilevanti, legate principalmente agli ambienti umidi: l’ Euprotto sardo (Euproctus platycephalus) il Discoglosso sardo (Discoglossus sardus) laTestuggine d’acqua (Emys orbicularis) ed un paleo-endemismo ad areale puntiforme: :la lucertola di bedriaga (Archaeolacerta bedriagae).

Dal punto di vista turistico all’interno di Monte Olia sono presenti fabbricati adibiti sia all’attività degli operatori forestali

sia all’accoglienza dei visitatori. Difatti all’ingresso del demanio si ha la caserma di Monte Olia e l’area più importante in cui potersi accampare è situata in località “Sa Toa”. All’interno di quest’area sono presenti case in cui poter sostare circondate da un boschetto in mezzo al quale sono presenti dei punti di ritrovo organizzati anche con tavolate

sulle quali poter fare piacevoli e salutari pic-nic. All’interno dell’area è presente un laghetto artificiale

meta di numeroso gite.

Da non dimenticare la casetta denominata “Sa cuba”, dalla località in cui è sita,

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nella quale, anche in questo caso, è possibile sostare per rifocillarsi e riposare.

Curiosità

Come accennato all’inizio il comune di Monti è conosciuto per il suo rinomato Vermentino da cui si produce il vino “Funtanaliras. Si occupa della produzione dei vini la “Cantina del Vermentino di Monti” con numerosi soci che confluiscono le uve alla cantina. Il vermentino di Gallura, che dopo aver ricevuto nel 1996  il più alto riconoscimento con la denominazione d’origine controllata e garantita, riveste ad oggi nel panorama sardo il più alto grado d’importanza tra i vini autoctoni. 

Oltre ad essere riconosciuta per la bontà dei sui vini la Cantina Sociale di Monti è, ormai, famosa per la sagra del Vermentino. Quest’anno è stata la ventiduesima edizione e si svolge ogni anno la prima domenica di agosto.

Sagra-Vermentino2014

Il paese aspetta con grande gioia questa festa che ormai richiama migliaia di turisti da ogni parte d’Italia. Alle 18.30 vengono aperti i cancelli per dare inizio alla degustazione dei vini e assaggio dei prodotti tipici. Numerose sono le bancarelle allestite per la via centrale di Monti ed in contemporanea alla sagra avviene anche la “Sagra del miele e fiera del miele amaro”. La fiera creata e portata aventi dalla “Pro Loco di Monti” , si affianca, ormai da anni, alla sagra del Vermentino. L’iniziativa è volta non solo a far conoscere e premiare il miele, ma anche a rappresentare un momento di incontro e discussione tra apicoltori, studiosi e tecnici del settore.

La sagra viene animata musicalmente all’interno della cantina e nei bar circostanti, e dai vari spettacoli dei gruppi folk.

Nel corso degli anni, a Monti, si sono formati due gruppi folk:

  1. Il più “vecchio” è il gruppo folk San Paolo di Monti. Il gruppo è fondatore del “Festival del folclore internazionale di Monti” (quest’anno è stata celebrata la 21° edizione) che ogni estate, generalmente nel periodo di luglio, organizza questo evento chiamando a raccolta gruppi folk sardi e di varie parti del mondo;

  2. Il più “giovane”, ma non per questo meno bravi, è il gruppo folk e tenore Balari di Monti

Di notevole interesse nel territorio di Monti è anche il santuario campestre dell’antica Chiesa di S. Paolo Eremita del 1348. Una parte della chiesa è stata ristrutturata con una bella e semplice architettura di pietre a vista integrandosi con la struttura originaria dell’impianto che risale al XVII secolo. Presso il santuario di S. Paolo Eremita, a metà agosto si svolge una festa religiosa molto sentita. In occasione dei riti sacri un lungo e cadenzato pellegrinaggio si snoda lungo la strada che porta al santuario e che un tempo i penitenti compivano a piedi e nell’ultimo tratto sulle ginocchia.

Tra le altre curiosità si ricorda la “Pro Loco” e la parrocchia che hanno dei ruoli molto importanti.

La “Pro Loco, il cui presidente è il sig. Domenico Pes, organizza durante l’estate tantissimi eventi che rendono vivo il paese (cozze in piazza, bandiere sarde, sagra del miele e fiera del miele amaro, antica vendemmia, calici sotto le stelle, saluto al turista) e collaborano molto spesso con il Comune e la parrocchia.

La parrocchia ha un ruolo importante nel paese gestendo la “casa di riposo San Giovanni Battista” e diverse altre attività, fra cui voglio segnalare i suoi due cori, la “Confraternita di San Gavino Martire”, diretta dal maestro Carlo Deriu, e la “Corale San Paolo”, diretta dal maestro Marco Putzu, che non solo animano le messe durante l’anno, ma che partecipano attivamente ad eventi come il “Concerto di Natale”, la “Giornata folcloristica” organizzata dall’Associazione “Sos Mesureris”, della quale è presidente il sig. Mario Fiori, e ancora il biennale “Concerto di Primavera”. In tutte queste attività sono sempre presenti le realtà locali, ma si esibiscono sempre anche gruppi e realtà provenienti da diverse zone della Sardegna, e che quindi permettono scambi culturali, conoscenze e varietà.

Considerazioni personali

Monti è un piccolo paese in cui però è possibile trovare diverse attrazioni di interesse paesaggistico-ambientale, culturale-storico e turistico-religioso che ne rendono straordinaria la storia e la cultura.

Tutto ciò è dovuto ad una collaborazione tra la Pro Loco di Monti, la Parrocchia, “il comitato dei Fedales”(organizzatore della festa patronale) che ogni anno si rinnova, la “Cantina Sociale del Vermentino”, i gruppi folk, l’A.V.I.S., la Caritas ed il Comune, ma soprattutto la speciale sensibilità e partecipazione paesana, che nel corso degli anni hanno fatto in modo di rendere questo posto così straordinario.

Scrivere questo articolo mi è stato utile a ricordarmi quante cose cose belle si hanno e si possono fare a Monti, dobbiamo essere orgogliosi e fieri del posto in cui viviamo e, magari, conoscerlo un po’ meglio.

Fonti:

regione Sardegna 

Sardegna agricoltura 

Articoli:

San Paolo Eremita 

Per avere informazioni sul percorso ( ed altri ) seguimi anche su: Wikiloc

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